Tutti amano la Sardegna, ma pochi sanno che esistono angoli davvero unici, difficili da dimenticare: dove andare quest’estate.
Chi la vive ogni giorno sa bene quanto questa terra sia un patrimonio indiscusso del nostro Paese. Lo sanno anche i turisti che, pur di godersi un pezzo di paradiso, non esitano a spendere cifre importanti per averne accesso solo poche settimane l’anno.
Perché la Sardegna è bella ovunque, da Nord a Sud. Offre spiagge da sogno per ogni esigenza: dai lidi attrezzati alle calette immerse nella natura più selvaggia. Si potrebbe dire che l’isola regala solo l’imbarazzo della scelta. Il paradosso, però, è che è talmente vasta da spingere molti a rifugiarsi sempre nelle stesse località balneari, con la rassicurante idea di andare sul sicuro.
Eppure ci sono luoghi mozzafiato che sarebbe un peccato ignorare. Posti ricchi di bellezza e cultura, capaci di lasciare un segno. Chi ci è stato sa bene cosa significa il cosiddetto ‘Mal di Sardegna’. Ecco, tralasciando la parte più romantica, oggi vi portiamo alla scoperta di alcuni luoghi che – turisti o residenti che siate – andrebbero visti almeno una volta nella vita.
Se dovessimo selezionare solo cinque luoghi simbolo della Sardegna – quelli che lasciano senza fiato, che raccontano davvero l’anima dell’isola – allora inizieremmo dalla Giara di Gesturi e il Nuraghe di Barumini. Qui convivono storia e natura selvaggia, con i celebri cavallini della Giara che corrono liberi tra sughere e nuraghi, come in un tempo senza tempo.
Dall’entroterra ci si sposta nel blu più puro dell’Arcipelago della Maddalena, dove le calette raggiungibili solo in barca sembrano dipinte a mano. La Spiaggia Rosa di Budelli, Caprera, Spargi: ognuna ha un’identità forte, ma tutte parlano la lingua dell’incanto.
Il terzo luogo è il Golfo di Orosei, un mosaico naturale di grotte marine, canyon spettacolari come Su Gorroppu e spiagge come Cala Mariolu o Cala Goloritzé, che non hanno bisogno di filtri per sembrare irreali. Qui ogni angolo è una scoperta, ogni scorcio un ricordo che resta.
Poi c’è Chia, nel sud dell’isola, con le sue acque cristalline e i resti dell’antica città di Nora, sospesa tra storia e paesaggi che sembrano caraibici, ma sono sardi fino al midollo. Il faro di Capo Spartivento, incastonato nella macchia mediterranea, completa un quadro da cartolina.
Infine, Bosa. A differenza dei soliti luoghi affollati, questo è un piccolo gioiello della costa nord-occidentale, affacciato sull’unico fiume navigabile della Sardegna, il Temo. Il suo centro storico colorato, dominato dal Castello dei Malaspina, regala scorci pittoreschi con case variopinte arrampicate sul colle, vicoli silenziosi e un’atmosfera autentica e senza tempo.
Bosa è perfetta per chi cerca una Sardegna meno caotica, più intima, dove si respira ancora la vita di paese, tra artigianato, riti antichi e un rapporto stretto con il territorio. Senza contare che si trova a poca distanza da spiagge ancora selvagge.
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