Quali sono i percettori degli importi in arrivo ad agosto. Ci sono i rimborsi per i pensionati INPS. Esaminiamo i particolari.
Mentre in questi giorni le operazioni di accredito delle pensioni vanno avanti negli uffici postali, per chi sceglie di ricevere l’assegno pensionistico direttamente in contanti, e in banca, si iniziano a verificare le possibilità dei rimborsi a partire dal mese di agosto.

Come noto le cifre che mensilmente si ricevono per la prestazione previdenziale o assistenziale possono subire delle variazioni. Infatti sono sempre da considerare gli eventuali conguagli a credito o a debito, la quattordicesima e le maggiorazioni previste per gli aventi diritto e altri ritocchi alle somme erogate dall’INPS. In questo caso si parla di rimborsi di altra natura, ma riguarderanno però solo una parte dei pensionati INPS.
Quali sono le somme che potrebbero arrivare ad agosto
Le cifre di cui parliamo sono quelle relative ai rimborsi IRPEF, connessi alla dichiarazione dei redditi presentata, mediante modello 730. La stagione della dichiarazione infatti è iniziata da qualche tempo per milioni di contribuenti, compresi i pensionati INPS tenuti a questo passaggio fiscale.

L’obbligo riguarda i pensionati INPS che devono versare IRPEF oltre a quella già trattenuta dall’INPS nel corso dell’anno di imposta 2024, oppure per recuperare il credito fiscale in caso di detrazioni per spese sostenute. Dunque i rimborsi che partono dal mese di agosto sono una consuetudine per i pensionati che si trovano in particolari condizioni.
Si tratta di coloro che hanno indicato, in sede di dichiarazione dei redditi, l’INPS come sostituto d’imposta. Inoltre che presentano il modello 730 entro la data del 20 giugno 2025 e hanno delle detrazioni maggiori delle trattenute effettuate. Quindi la data di presentazione del modello 730 è molto importante per poter sperare di ricevere l’accredito dei rimborsi già nel mese di agosto.
I pensionati con rimborso riceveranno le somme loro spettanti direttamente sull’assegno previdenziale, così come emerge dai calcolo presentati con il modello 730. Non dovrebbero sorgere ritardi nel versamento dei rimborsi, anche se i tempi di accredito potrebbero variare. Ad esempio se si verifica un rimborso superiore ai 4mila euro, parte un controllo preventivo dal parte dell’Agenzia delle Entrate, con inevitabile rallentamento di tutta la procedura.
Stessa cosa se non si indica l’INPS come sostituto d’imposta. In un caso del genere questo ruolo è assunto direttamente dall’Agenzia delle Entrate, con tempi che si allungano di qualche settimana, slittando all’autunno o addirittura al marzo dell’anno successivo. In ogni modo sarà possibile controllare l’arrivo dei rimborsi eventuali, già con il cedolino presente nel Fascicolo personale INPS verso la fine del mese di luglio.